Erri De Luca - VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stesse.

Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine sena ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual'è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

Paolo Crepet

L'amore dunque come rivoluzione, come grimaldello capace di sovvertire un equilibrio anestetizzato di menti e libertà. L'amore come esercizio spirituale, come ginnastica di amor proprio, come fucina di dignità. L'amore come allegoria del tempo necessario ad accorgerci che stiamo vivendo, non sopravvivendo. L'amore come metafora irrinunciabile del bello e del puro.
Amore come occasione per accorgersi dell'altro, come crescita, riappropriazione della coscienza di sé, del corpo, dei sensi, della libertà di pensare e sentire.
[Sull'amore - 2006]