La lezione del don di Barbiana














Mi rimane del cuore la sapienza con la quale don Milani è riuscito a saldare le due preoccupazioni della sua vita: essere educatore e assolvere al compito di sacerdote e di cristiano. Il riconoscimento della non necessità di una scuola cattolica per fare questo. Perchè un'attività educativa è cristiana nel momento in cui è liberatrice e non nel momento in cui trasmette un sapere che ha saputo, un insieme di valori già acquisiti che costituiscono un'ideologia. Anzi, la scuola non deve trasmettere ideologie. La scuola ideologica caratterizzata confessionalmente è intrinsecamente diseducativa perchè abitua la coscienza alla passività e al soffocamento delle sue capacità creative.


Sono riconoscente a don Milani per aver sostenuto con forza che non dobbiamo fare della scuola, e in generale dell'atto educativo, un luogo dove le diverse ideologie si contendono le coscienze perchè un ragazzo diventa adulto quando acquisisce discernimento critico e per fare questo l'atto educativo deve provocare libertà e capacità di giudizio.

Current TV

Prendi la penna e scrivi ... poi prendi il microfono e registra ...

Una televisione da conoscere ... studiare ... partecipare ... promuovere ...

Current TV

Appena possibile ci scrivo un post serio su questa bella TV.

Fiaba ... fiabetta!

Una volta un sassolino mi ha regalato un quaderno davvero bello. È sghembo, così come sono io nello scrivere. Alla prima pagina ci ha scritto una frase di Raymond Carver: “Nella giornata di ciascuno di noi ci sono momenti significativi che possono diventare letteratura. Bisogna stare all’erta e prestarci attenzione. È di quelli che bisognerebbe scrivere.”.

Si diceva che scrivere era una cosa che si poteva fare. Dopo tutto non si era così scarsi. Si prendono le proprie emozioni, si prende la realtà, e le si racconta a modo proprio. Non ci sono regole formali e forse è proprio per questo che può farlo chiunque.

Poi quel sassolino ha cominciato a scrivere seriamente. Testi belli. Di quelli che riescono ad entusiasmare il cuore e a far sognare l’intelletto. Pochi quelli che ho avuto modo di leggere. Ce n’era uno in particolare che mi ricordava molto Alessandro Baricco in “Oceano Mare”. Chi sa se ce l’ha ancora conservato da qualche parte. Chi sa se un giorno potranno leggerlo tutti.
Sarebbe bello.

Io continuo a scrivere sghembo.

I sassolini come quello di questa fabia … uno di quelli senza spigoli, arrotondati, dolci, che non fanno male e che scivolano sull’acqua, la studiano, prima di buttarcisi dentro, che non graffiano in superficie ma lasciano il segno in profondità … sono da tenere nella propria casa … ricordo sempre vivo ... da non cancellare ... da ringraziare ...

TMI

http://www.technicalmedical.com

TMI sviluppa strumenti formativi e sistemi di formazione all'avanguardia in molteplici campi, prima fra tutti quello socio-sanitario, con prodotti e servizi per:
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Dialogando con istituzioni, aziende farmaceutiche, personale medico e centri di ricerca, TMI è referente di primo livello nella promozione e gestione di programmi di elevato profilo scientifico e di assoluto valore sociale.
La sua struttura di avvale di una rete internazionale di centri di formazione (Global Training Network), in grado di garantire le stesse metodologie e gli stessi standard qualitativi ovunque nel mondo.

TMI si connota in maniera forte sul territorio, grazie a cooperazioni con aziende, enti pubblici ed università.

TMI si occupa da tempo di formazione medica utilizzando la simulazione e riproducendo meticolosamente ambienti ospedalieri e non. In questo modo le procedure clinico-chirurgiche possono essere svolte infinite volte consentendo al personale medico di operare in assoluta sicurezza. TMI mette al servizio della comunità il know-how specifico nel riprodurre situazioni di emergenza-urgenza.







Seguendo il modello collaudato dell'aeronautica, dove i simulatori di volo consentono un training sicuro e allo stesso tempo realistico, TMI crea riproduzioni di scenari clinici sicuri ma drammaticamente realistici, dove l'errore è l'esperienza e apprendimento, non perdita di vite umane. Grazie allo stato dell'arte delle tecnologie di simulazione, della realtà virtuale e della multimedialità, TMI offre la possibilità di ottenere risultati concreti ed usabili nella vita reale.

Daniele Silvestri

è come l'amore
va di tasca in tasca come l'accendino vuole
ti ritorna quando non hai niente da appicciare
se escludiamo il poco che rimane ancora

Eppure potevamo capirlo prima ...

Ci sono eventi e parole che ci dicono qualcosa del presente ma soprattutto ci profetizzano il futuro...per questo non possiamo limitarci ad essere persone con lo sguardo corto! La realtà è troppo complessa. Non può essere presa con superficialità. Dobbiamo sentirci tormentati dalla curiosità del conoscere e capire gli eventi fino in fondo.

Non possiamo lasciar passare inascolata la pubblicazione del memoriale di Vicenzo Calcara (pentito mafioso con il quale si incontrò spesso Paolo Borsellino) che ci da un esempio di come le cose non sono sempre così come ci appaiono.
Si può trovare su www.19luglio1992.com

Un pò di cose

I pensieri serali sono quelli più accettabili, quelli più vicini ai pensieri reali e veri. La sera non hai modo di pensare cazzate perché c’è tutto il tempo per sgamarle. Per pensare la sera c’è bisogno di pazienza perché sai che qualsiasi cosa ti viene in mente di fare devi per forza aspettare la mattina dopo e tra la sera e la mattina ci sono molte ore … soprattutto se le passi insonne.
Che poi succede che qualche pensiero alla fine si va perdendo e la mattina dopo ti svegli con un sapore amaro in bocca, con la sensazione di esserti perso qualcosa per strada. Alla fine di ogni giorno c’è sempre una buona idea che sacrifichi al non ricordo e non rimane che sperare che quelle che ricordi valgano veramente la pena di essere ricordate.

Sotto la pioggia. Era tanto che non lo facevo. Bellissima esperienza. Che poi in quella situazione non è che ti metti a camminare con passo svelto come faresti di solito anzi ti rilassi, fai passi lunghi e lenti, un po’ come se volessi allungarti di più per non lasciare nessuna parte del corpo asciutta. Anche le braccia, movimenti più larghi, anche le ascelle devono uscirne bagnate da sta camminata. Via gli occhiali, testa alta. Stare sotto la pioggia è una di quelle cose che ti lava dentro mentre di bagna fuori, come se l’acqua penetrasse la pelle, si inserisse nelle vene, diretta al cuore, e te lo sciacquasse proprio per bene, dall’interno. E poi che bello vedere come la pioggia cancella in un istante i segni del passaggio delle macchine, come cancella le orme lasciate dalle scarpe, come se cancellasse il tempo, come se cancellasse il movimento, l’esistenza espressa dal fatto che qualcosa o qualcuno si muove. Torni a casa poi che sei distrutto. Non stanco. Distrutto dalla lavanda al cuore appena fatta. Riposo.

Le persone non cambiano. Le relazioni tra persone non cambiano. Intendo nella sostanza, nel profondo, nei sentimenti. Quello che ci da la sensazione del cambiamento non è altro che la personalità che si adatta per continuare a soddisfare se stessa. I sentimenti restano gli stessi.