Mi rimane del cuore la sapienza con la quale don Milani è riuscito a saldare le due preoccupazioni della sua vita: essere educatore e assolvere al compito di sacerdote e di cristiano. Il riconoscimento della non necessità di una scuola cattolica per fare questo. Perchè un'attività educativa è cristiana nel momento in cui è liberatrice e non nel momento in cui trasmette un sapere che ha saputo, un insieme di valori già acquisiti che costituiscono un'ideologia. Anzi, la scuola non deve trasmettere ideologie. La scuola ideologica caratterizzata confessionalmente è intrinsecamente diseducativa perchè abitua la coscienza alla passività e al soffocamento delle sue capacità creative.
Sono riconoscente a don Milani per aver sostenuto con forza che non dobbiamo fare della scuola, e in generale dell'atto educativo, un luogo dove le diverse ideologie si contendono le coscienze perchè un ragazzo diventa adulto quando acquisisce discernimento critico e per fare questo l'atto educativo deve provocare libertà e capacità di giudizio.