
[Federica Vagnozzi su Underpress.it]
Ho rubato (spero mi perdonerà!?) il testo di una mia amica per cominciare a parlare di questa iniziativa australiana e mondiale perchè la frase finale mi sembra sposti l'attenzione del solito luogo comune, "non possiamo trattare così la Terra perchè cosa lasceremo altrimenti ai nostri figli!?", verso un punto secondo me più reale: la paura dei grandi di rimanere senza il giocattolo! Far capire ai "grandi" che a forza di giocarci potrebbero rimanere senza il giocattolo probabilmente è più utile che dirgli che a forza di giocarci loro rischiano di lasciare ai figli una ludoteca dismessa. Affermare questo presuppone prima pensare che agli adulti non gli interessa poi così tanto del futuro dei propri figli, o che forse gli interessa di più il proprio presente, e mi rendo conto che non è proprio un pensiero che mia nonna condividerebbe ... ma spero che presto io venga raggiunto da una illuminazione divina che me lo tolga dalla testa!
La giornata di sabato deve essere stata uno spettacolo enorme ad averla vista dallo spazio. Dall'Australia all'America, in centinaia di città sparse per il globo; alle ore 20 si sono spente per un'ora le illuminazioni di monumenti, palazzi, case, strade, ... come in una staffetta mondiale. Mano a mano che la Terra ruotava verso la notte c'era da qualche parte una luce che si spegneva e una che si riaccendeva.
Questo è il frutto di una iniziativa tutta australiana: Earth Hour. Nel sito ci sono le foto inviate dagli utenti di tutto il mondo e soprattutto ci sono indicazioni utili per il risparmio di energia nei luoghi pubblici e privati. E poi c'è il video che ho inserito qui sotto che promuove l'iniziativa. L'ho inserito direttamente nel post perchè quando l'ho visto, e all'inizio ho letto "How can we inspire people to take action on climate change?" ... ho pensato che non potevo non farlo.
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