Nel 2006 si è tenuto in toscana il Roverway2006, evento europeo organizzato dalle due organizzazioni mondiali dello scoutismo e del guidismo (WOSM e WAGGGS) e rivolto ai giovani 16/22 anni. Nell’ambito di questa manifestazione è stata condotta una ricerca, sostenuta dalla Provincia di Firenze e realizzata dall’Istituto degli Innocenti fiorentino, su un campione di 2522 partecipanti provenienti da 25 paesi europei. I risultati della ricerca sono stati presentati lo scorso 15 marzo nella sede della Provincia di Firenze.
Nello specifico della sezione “Etica e legalità” (una delle sei sezioni del questionario):
- Oltre 90% accetta il sesso prematrimoniale;
- Più del 42% non esclude di poter far sesso con una persona sposata;
- Il 39% non esclude di poter abortire.
Nel comunicato sono interpretati come “apertura alla trasgressione” e finalmente, per me, c'è un allineamento agli atteggiamenti della cultura contemporanea … nel senso che non vengono fatte distinzioni religiose nel mondo giovanile. Prima o poi ci si renderà conto che, soprattutto nel mondo giovanile, non è possibile pensare che un giovane credente sia poi così tanto diverso negli atteggiamenti da uno che non lo è.
E allora, piuttosto che ricominciare con le moralizzazioni fuori luogo bisognerebbe ad un certo punto soltanto prendere atto della realtà e cercare di trovare parole nuove e attuali. Così fa da tempo il Cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano (diocesi da sempre fulcro di un cattolicesimo democratico molto spesso lontano dalle intransigenze vaticane), che sul tema del sesso interviene così, rivolgendosi ai giovani della sua diocesi: «La dimensione affettiva e sessuale della vostra esistenza - spiega - corre il rischio, oggi più che mai, di essere interpretata e vissuta in modo errato e ingiusto: impostata cioè sull’istintività, sul “fanno tutti cosi”, sulla scusa che “tanto non faccio male a nessuno”, sul criterio che “più esperienze si fanno e più si matura” […] L’impostazione giusta - spiega - è quella di saper pensare, discernere distinguendo il bene dal male, rispettare profondamente la dignità e la libertà dell’altro, avere un cuore ricco di amore autentico, vivere con limpidità e coerenza tutto ciò che si riferisce alla sessualità e all’amore». Queste non sono parole di chiusura ... in queste righe non c'è neanche un "NO"!
Richiamare i giovani ad un'attenzione particolare, aiutandoli a vedere quali possono essere i rischi e invitandoli a saper pensare e a discernere. Lasciarli andare standogli dietro.
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